Mentre nel web impazza il Tricotin, io sono ormai l’unica a non possederne uno.
Da testarda creativa quale sono non potevo accettare di non provare questa moda straordinaria per cui armata di tanta pazienza e infinita ricerca, me ne sono costruito uno!!
Sì, un bel Tricotin con il Das, ovviamente manuale.
Dopo tanto girovagare nel web ho scoperto di non essere la sola ad avere avuto questa idea, così ho testato personalmente tutti i Tricotin manuali e fai da te che ho visto suggeriti nel web.
Mi sono accorta però che i Tricotin non sono tutti uguali. Molti infatti non sono per niente facili da usare, soprattutto quelli costruiti con graffette e cartone!
Vorrei perciò in questo post raccontarvi la mia esperienza, perché se creare un Tricotin è facile, poi usarlo è tutto un’altra cosa!!
Difficoltà con i Tricotin manuali fatti in casa
Ho provato con tutto quello che avevo in casa: tubi di cartone, graffette, nastro adesivo, colli di bottiglia, etc.
Niente di tutti questi materiali mi ha però soddisfatto, il buco centrale doveva infatti essere stretto e non largo per poter creare un tubolare sottile. I tubi della carta igienica (vedi qui un progetto) o quelli della carta da cucina non potevano andare bene. Gli “uncini” che sostengono le maglie inoltre dovevano stare ben fermi, per poter ottenere un lavoro pulito. La mia idea perciò di usare il nastro adesivo per fermare le graffette mal si combinava con un tubolare “perfetto”.
Inoltre vista la mia inesperienza nell’usare la lana e l’uncinetto avevo bisogno di 4 uncini che non mi lasciassero sfuggire le maglie, ma che invece le fermassero.
In questa foto potete vedere un mio primo tentativo:
Cosa fare allora?
Vivendo in appartamento non avevo a disposizione molto altro, il legno sarebbe stato perfetto, ma è un materiale che in casa mia adesso scarseggia.
Avevo però ancora un pezzo di DAS, rimasuglio dei lavoretti di Natale.
Il Das è un materiale morbido da lavorare, ma appena si secca diventa duro e perciò poteva trattenere con facilità i miei 4 chiodini.
Come ho fatto il mio Tricotin con il DAS
Ho preso un pezzo di Das, l’ho lavorato con le mani e ne ho prodotto un cilindro. L’ho schiacciato in modo da allargarlo e appiattirlo e al suo centro ho inserito la mia fede (diametro 9), era abbastanza piccola per ottenere un buco stretto. Ho tolto il pezzo di Das estratto dalla fede e ho inserito attorno al buco i 4 chiodi. Questo passaggio è estremamente facile, perché finché il Das è umido si inseriscono senza fatica.
Ho aspettato che si asciugasse tutto, più o meno un giorno d’attesa e poi ho iniziato ad usare il mio tricotin.
Funzionava e anche molto bene, i chiodi non si spostano, sono ben saldi al loro posto, per cui ve lo consiglio: fate il vostro Tricotin con il Das!!
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Ho parlato di tricotin qui: scopri i progetti con il tricotin!
GRAZIE!!! Per questo post, anche io volevo provare a farlo da me e con tutti questi tuoi suggerimenti credo che sarà molto più semplice 🙂
Ciao Linda, io non ne so niente di cucito, ma sto facendo qualche ricerca perchè ho deciso di comprare una macchina da cucire.
hai qualche consiglio da dare ad una povera principiante che però fortunatamente ha una suocera ex sarta che le darà una mano nei momenti di sconforto?
Qualche giorno fa, dopo aver letto i tuoi post sul tricotin (di cui nn sapevo neanche lontanamente della sua esistenza), ne ho comprato uno che arriverà fra 20 giorni circa.
Da qualche parte dovrò pur iniziare e sicuramente lo farò usare anche alla mia piccola Linda.
BElloooooooooooooooooooooo!
Wow Linda, il tuo tricotin è davvero originale!! li ho visti fatti con tutto e di più… ma mai in das!! in effetti è anche l’idea migliore!!
E adesso cosa creerai con i tubolari????
bacioni eli
Grazie mille Elisabetta!
Sai che ancora non ci ho pensato ad usare i miei tubolari? per crearli ci ho messo tantissimo tempo per cui adesso un po’ mi dispiace sprecarli, ma appena troverò qualcosa di bello da realizzare li tirerò fuori!
un abbraccio!!
🙂
Semplicemnete fantastico! Visti i tuoi ultimi post sul triticon mi sono molto incuriosita e così l’ho proposto a mio marito come regalo di compleanno vistoche sarà lunedì ma… voi pensate che mi arrivi? Io dico di no e quindi di sicuro metterò in atto questa tua idea xché la trovo carinissima e poi anch’io ho un sacco di DAS e adoro lavorarlo quindi… a presto con le mie creazioni!
Bravissima Linda! Certo che, quando ci intestardiamo noi donne, in quanto a creatività e riciclo, non ci batte nessuno!!! ;-D … hai creato davvero un utile e perfetto oggetto!
Linda ma che ideona! Tra l’altro in questo modo si può creare un tricotin del diametro desiderato. Pensavo infatti che me ne occorrerebbe uno più grande per fare delle calzette a Topina…
Neanche io conoscevo il tricottin, ma ultimamente se ne parla tanto e la curiosità comincia a far capolino!La tua idea è fantasticamente fattibile……….ma poi ci insegnerai a fare i nodi?,o forse si chiamano passaggi….ma!
Ciao e grazie
Annarita
fantastica idea linda!! e ne esce davvero un bel tubolare pulito nella lavorazione, brava!
Grazie Linda…la voglia di provare a farmelo era l
Carissima Linda, hai avuto un’idea fantastica…lo proverò sicuramente!!!
Uhm…perchè solo mezzo commento…e l’altra metà???
Vabbè….dicevo :
Grazie Linda…la voglia di provare a farmelo era lì che covava da tempo…ora tu me l’hai fatta maturare del tutto! ^_^
Un bacio
Tatti
Come al solito Linda sei eccezionale!
Bellissima invenzione…credo che ti “ruberò” l’idea x provare l’ebrezza di questo famoso tricotin…
Bellissimo, ma come si usa? Mi sono persa qualcosa???
Grandiosa!! Questa si che è una bella idea da provare!! Quello con il tubo di carta igienica l’ho visto in giro ma non mi convinceva molto proprio per l’instabilità degli uncini. Ho cercato la maglieria di barbie che avevo da piccola, in negozi di giocattoli e mercatini dell’usato, ma nulla! Sai ti leggo spesso anche se non ho mai postato commenti ;P… grazie!!
Idea geniale, complimenti, che soddisfazione dev’essere stato veder uscire le maglie … ma anch’io (TESTONA CHE SONO) non capisco come si crea il movimento (in verità non l’ho mai visto dal vivo, ma in questi giorni il tuo posto mi ha creato una certa curiosità e ho “spiociato” – (termine vicentino ; ) – su youtube ecc. … se potessi illuminarmi … un abbraccio
ma sei mitica!!!!!!!
proprio in questo periodo stavo sbattendo la testa su come fare a procurarmi il mitico aggeggino… e mi hai dato una idea brillantissima!!!
grazie
grazie
grazie!!!!
a presto
Giogiò
Io ho scoperto il tricotin da pochissimo e proprio oggi ho postato il mio tricottino fatto in casa: se ti va, vieni a dare un’occhiata:
http://lecreazionidaimillecoloridimammapaola.blogspot.com/2011/01/tricotin-telaio-fai-da-te-e-lavori-in.html
Anche se sono una neofita, mi ci trovo molto bene.
Comunque la tua idea mi piace molto, soprattutto perchè uno se lo può fare della misura che vuole.
Un abbraccio
Paola
Che bella idea, grazie per averla condivisa,
ciao!
questa si che è cosa nuova! bella idea quella del das! e visto che il tricotin crea dipendenza, non mi stupirei di vederne un altro presto … a 6 chiodi e a 8 :))))
brava!
[…] sull’oggetto ho deciso di crearmene uno da sola prendendo spunto da un’idea creativa di Linda: come lei adoro il DAS e la creatività e quindi fra i vari modelli che lei a creato, ho deciso di […]
FINALMENTE CE L’HO ANCH’IO, GRAZIE PER LE TUE INDICAZIONI!
Linda che bella idea, grazie!!!!!!!
Io mi sono costruita il tricotin con il tubo della carta igienica e gli stecchi del gelato… per tenerli ben saldi, ho usato lo scotch da pacchi (quello marrone bello spesso) e ha funzionato!!!
Solo che l’ho usato solo una volta perché gli stecchi tendevano a scheggiarsi e si impigliava la lana…
Questo è il mio tricotin:
https://picasaweb.google.com/lovelydani82/IMieiPiccoliLavoretti02#5501535240445920018
Ciao ciao e grazie!!!!
Complimenti per il blog!!!!!!!!
Ti ho conosciuta, da poco, girando sul web, mi piace tutto quello che riguarda la creatività. Sei bravissima………..Lo realizzerò anch’io il tricotin con il das….fantastico….Ciaoooooo, a presto!!
[…] Ps. Se voleste alcune idee per realizzare una caterinetta per tricotin, vi segnalo questo post o quest’altro […]