La vita di una persona cambia nel tempo, ma non c’è nulla di più bello e sconvolgente come l’arrivo di un figlio. Le mamme lo sanno, si possono fare progetti a lungo termine durante la gravidanza ma quando arriva il piccolo tanto atteso, la vita cambia e le abitudini pure!
Questo è quello che è capitato anche a mamma Miralda quando è arrivata la piccola Alice. Con i figli si sfoderano energie impensabili e la creatività nella vita diventa ben presto nostra compagna di tutti i giorni.
Per amore della sua bambina Miralda diventa una cuoca da cinque stelle, lo svezzamento diviene un modo per riscoprire con lei i sapori degli alimenti, l’amore per la cucina forse fino ad allora in parte dimenticato. Frutto di tanto amore e passione è la nascita del suo blog “Il cucchiaino di Alice” dove Miralda condivide con noi genitori le sue ricette migliori per lo svezzamento tutte provate e garantite naturalmente dal cucchiaino!
Oggi potete anche voi fare la conoscenza di Miralda in questa intervista, che gentilmente mi ha rilasciato, ma non mancate di far visita al suo blog perchè è ricco non solo di ricettine ma di bellissime foto e scorci di vita.
Grazie Miralda per tutto.
Intervista
Come è nato il tuo blog?
Il cucchiaino è nato per caso. E’ strano ma pare che le mie passioni sorgano così, all’improvviso e inaspettate. Dopo mesi passati ad allattare, sonno cronico continuo, con lo svezzamento di Alice sono rientrata in cucina e ho iniziato a vedere le cose da una prospettiva nuova. Perché i bambini hanno questo magico potere: di mostrarti quello che pensavi di conoscere come se non l’avessi mai visto. Sono passati i mesi e in un momento in cui stavo cercando una strada nuova per me stessa e non ero per nulla soddisfatta, ho voluto fare qualcosa con la mia pupa. E’ stato un modo per fermarmi e cercare di capire meglio dove volevo andare. Ho ricominciato a scrivere con grande piacere: è stata una sorpresa dopo anni in cui l’avevo fatto per lavoro. E a creare con leggerezza di spirito in un periodo in cui mi pareva di vivere in maniera “troppo pesante”. La decisione di comunicare ad altri è arrivata naturale: il lato speciale della cucina dopotutto è il condividere e creare qualcosa per chi ami. Ecco Il cucchiaino è nato con l’idea di condividere “la magia della nostra cucina”: Alice, mia figlia, è protagonista non semplice comprimaria, ed è la sua presenza a rendere tutto così speciale. Poi è arrivato il resto: la convinzione che fosse tempo di presentare la cucina “formato bebè” in un modo nuovo, non banale e soprattutto bello a vedersi.
Come ti sei appassionata alla cucina?
Ricordo una Miralda bambina, credo attorno ai dieci, undici anni, grande caldo, padrona della cucina (mia mamma, bè, non era una grande amante dei fornelli) a friggere per una pesantissima parmigiana di melanzane. E c’è mia nonna, romana, cucina supertradizionale e una fantastica pizza con impasto di patate. Poi ci sono stati i viaggi attorno al mondo e la curiosità forte di sperimentare. Ecco quello che mi affascina della cucina è la possibilità di entrare in comunicazione con gli altri e capire mondi diversi. Quello dei bebè strano a dirsi non è da meno. Ed è straordinario come attraverso Alice ho riscoperto ingrediente per ingrediente: i profumi delle erbe, l’incanto degli impasti, il gioco delle verdure nella wok e l’entusiasmo per un’omelette. E così, come mi era già capitato in passato con altre passioni, mi sono data alla mia fase “profonda” durante la quale leggo, cerco, rileggo e nel caso della cucina sperimento.
Tutte le mamme bene o male cucinano con amore per i propri piccoli, ma per fare un buon piatto credo serva anche la passione e la creatività, cosa ne pensi?
In ogni cosa serve passione, naturale venga più semplice metterla là dove siamo portati a fare. In cucina, con i pupi, le cose si fanno più complicate perché gran parte delle mamme vivono il periodo con una buona dose di preoccupazione. Il pupo non mangia, mangia poco, non mangia abbastanza: e lo svezzamento diventa un incubo! Certo ci sono bimbi non facili da conquistare, penso però che puntando sulla curiosità, l’abitudine a condividere il momento del pasto come tempo speciale in se stesso e soprattutto sforzandosi di raccontare la cucina e i suoi ingredienti magari qualche difficoltà possa essere superata. Dopotutto la cucina dello svezzamento non è complicata, le preparazioni sono semplice e veloci. E un buon piatto è fatto per prima e ultima cosa di ottima materia prima: in altre parole una vellutata di zucca con una zucca che sa di zucca e l’amore di mamma/papà sarà la pappa migliore per un bimbo di sette mesi.
Cosa ne pensi delle pappe pronte che esistono in commercio per i bambini? sei favorevole al loro uso oppure credi che la pappa di mamma possa essere migliore?
Credo in parte di aver già risposto. Sono convinta che la pappa migliore sia quella preparata con la materia prima migliore. Un piatto dagli ingredienti banali può diventare sublime, a patto che i suoi componenti lo siano in partenza. Sono contraria alle pappe pronte? No, ma non fanno parte del mio modo di cucinare. Vale per la cucina per adulti, diciamo così, vale per quello che preparo per mia figlia. Mi diverte scegliere e comprare verdure e frutta, mi dà soddisfazione seguire le stagioni e cucinare in base ai mesi. E’ quello che sto cercando di comunicare ad Alice e ti assicuro che i bambini riescono sempre a capire di più di quanto noi crediamo. La cucina fa parte della loro scoperta del mondo e delle cose esterne: vivere castagne e uva in autunno e anguria e fragole in estate ne è tutt’uno così come distinguere i sapori, uno a uno, e non abituarsi a note uniformi e piatte.
La zucca nel piattino
Ingredienti
1 fetta piccola di zucca
1 cucchiaino di olio EVO
1 foglia di alloro
1 cucchiaino di parmigiano
1 cucchiaio di robiola
Procedimento
Cuocere la zucca a vapore, mettendo nell’acqua la foglia di alloro.
Una volta pronte passarla al mixer con qualche cucchiaiata di acqua di cottura, olio e parmigiano. Servire col cucchiaio di robiola al centro.
La zucca nel piatto (con ventaglio al seguito)
Ingredienti
1 fetta di zucca bella grossa
1 scalogno piccolo
Olio EVO
1 bicchiere scarso di latte o panna fresca per addensare
un paio di amaretti
100-150 gr di parmigiano Reggiano
Brodo vegetale
Alloro
Procedimento
Tagliare lo scalogno sottile e rosolarlo con l’olio dolcemente: unire la zucca (che avrete già cotto) e un paio di foglie di alloro (che poi eliminerete). Aggiungere il brodo e il latte (o panna), salare e far cuocere una decina di minuti. Passare al mixer ottenendo una crema vellutata. Nel frattempo far fondere il parmigiano in una padella antiaderente, appena fuso mettere su una tazzina o cupoletta per dare la forma alla cialda. Servire la vellutata con il ventaglio di parmigiano e un amaretto sbriciolato.
[…] This post was mentioned on Twitter by linda, Miralda Colombo. Miralda Colombo said: Fantastico lo spazio cucchiaino della serie chi sono, chi siamo e dove andiamo. Grazie Linda! http://tinyurl.com/yanm8o6 […]
Sono Palmy, pensavo che il nome del blog ti apparisse automaticamente… comunque ne ho due, uno di cosmesi naturale ed idee ecologiche (http://cosmesinaturale.blogspot.com), l’altro più professionale, che tratta di educazione, insegnamento, e learning… (http://laproffa.blogspot.com).Il primo si chiama Iris, il secondo Mens Sana. Mi piacerebbe tantissimo ricevere una tua visita e magari un commento su ciò che te ne sembra…
@Palmy, Che siti interessanti!! davvero pieni di idee e argomenti utili li aggiungo subito tra i miei link perchè non voglio più perdermeli!! Grazie per la segnalazione. 🙂
che interessante questo post!!!
@pinky80, ^_^