Intervista ai creativi: JhOBbyes di Misshobby

Oggi ho il piacere di ospitare l’intervista di Maria Rosa, in arte JhOBbyes che ama creare accessori per i bambini.

Parlaci di te e dei tuoi progetti per il futuro

Eccomi! Sono contentissima dell’opportunità che mi è stata data e, quindi, comincio col dirvi che sono una 28 enne pugliese di Trani e nella vita quotidiana sono un grafico. Sin da piccina la mia creatività si è fatta notare soprattutto a scuola quando si trattava di realizzare i famosi “lavoretti” per ogni ricorrenza ed occasione. Li adoravo! Dopodichè a 12 anni è stata la “vita Scout” a far si che, proprio questa creatività, potesse avere libero sfogo con la mia prima “specialità di Giocattolaia” (sto parlando in scoutese!). Ed oggi sono contentissima di esser riuscita a metter su un paio di negozietti on-line dove sono raccolte le mie creazioni, ed un blog che ogni giorno mi regala soddisfazioni, conoscenze e scambi di idee.

Parlaci della tua creatività: di quello che crei, dei materiali che usi e delle tecniche che applichi.

Ho un debole per le creazioni destinate ai bimbi: un esempio sono i fiocchi nascita, le “Ditallegre” e i porta-ciuccio. Il comune denominatore è spesso il feltro. Non da meno sono i vari gadget personalizzabili per ogni occasione: specchietti, pins, calamite, portachiavi apribottiglie… Ultimamente sto anche sperimentando altre tecniche di stampa e vorrei avvicinarmi al mondo dello scrapbooking che mi ha sempre molto incuriosita. Una nemica, invece, resterà sempre e comunque la macchina da cucire! Anche mia nonna ci rinunciò ad insegnarmi a cucire a macchina dandomi, in alternativa, bottoni e calze da rammendare! In sintesi mi piace utilizzare i colori in tutto quello che faccio perchè mettono allegria.

Raccontaci un tuo sogno nel cassetto

E’ da un po’ che ci penso e chissà se un domani riuscirò a farlo. Mi immagino come l’organizzatrice di eventi rivolti alle hobbiste come me, dove io per prima mi metterei in gioco. Mi piacerebbe riuscire a dare ad ognuna di loro una voce, ad uscire allo scoperto… insomma mi piacerebbe rendere più semplice la via “delle autorizzazioni” comunali per poter esporre in modo da far si che le strade si riempissero di colori e fantasia. Immagino già la gente incuriosita ed i bimbi affascinati e attratti da giochi semplici, come quelli del passato. Il sogno un po’ più serio (se così si può definire) è immaginarmi immersa nei miei lavori di grafica, in uno studio tutto mio, dove però lascerei sempre uno spazio dedicato all’hand made.