Oggi in Pane, amore e creatività ho l’onore di ospitare una scritttrice di libri per bambini: Laura Castellani.
Laura condividerà con tutti noi un racconto di Natale inedito, dove protagonista è un’alce di nome Buffo, che desidera tanto andare in gita da Babbo Natale.
Racconto di Natale: Voglio andare in gita
– Ti prego, mamma, fammi andare in gita. Ti prego… Tutti, ma dico tutti gli animali del nostro zoo alpino vanno in gita. Perché io no? – chiede implorante Buffo.
– Perché no! Non se ne parla neppure. Se mentre sei in vacanza da Babbo Natale ti venisse un attacco, come faccio io da qui a venire a… , a prenderti? – Gli risponde secca la sua mamma.
– Mamma, ti prego, ma io in questo momento sto bene – piagnucola il piccolo – Mamma, lo sai che voglio chiedere a Babbo Natale di realizzare il mio grande sogno!
– Basta, finiscila – gli dice con tristezza Melania – lo sai che non puoi avere sogni. Tu sei una piccola alce malata di cuore, non devi sudare, non devi affaticarti e NON DEVI SOGNARE! Lo sai che ogni volta che fai un progetto poi stai male.
– Mamma, ma perché proprio a me? – e Buffo comincia a piangere.
– Vieni qui mio tesoro, io lo faccio per il tuo bene, vieni qui – e Melania lo lecca sul viso, con tanto amore e con un grande senso di colpa per aver fatto nascere un figlio malato. Però ne è anche tanto orgogliosa perché Buffo è l’animaletto più intelligente e vispo della scuola alpina e tutti lo adorano.
Buffo, però, fra tanti amici, ha un’amica speciale, Berenice, una simpatica iena un po’ matta. A Berenice piace indossare ogni giorno un paio di occhiali di colore diverso. Senza occhiali non ci vede proprio e a scuola è soprannominata “La Talpa”, ma è ammirata perché si presenta sempre con montature dai colori sgargianti dal fucsia al cobalto, dal color corallo al verde intenso.
Non è bella, ha sempre i peli sparati dritti e cammina ondulando, ma ha una scia di ammiratori proprio per il suo fascino e la capacità di far ridere. E’ una gran zuzzurellona e ne va fiera.
– Ma cosa fai, Buffo, ti metti a piangere come un’alcetta appena nata? – gli dice entrando in casa trafelata – mi scusi Signora Melania se entro così ma ho bussato e non ho ricevuto nessuna risposta.
– Oh Berenice, entra pure cara, il mio cucciolo e io stavamo facendoci le coccole – le risponde la signora con un sorriso dolce sulle labbra. – Sei passata a salutarci o ti serviva qualcosa?
– Sono venuta a prendere i soldi per la gita del coro a Babbo Natale e per prendere a Buffo le misure per il costume di scena… Saremo il coro Gospel più ben vestito della manifestazione! Già ti vedo Buffo tutto vestito con una tunica blu elettrica! Ah che bello… – gli dice sospirando.
– Mi spiace cara, ma lui non viene.
– Ma come? Senza Buffo perderemo, lui è il miglior solista del mondo. La prego… – comincia a implorarla la piccola iena Ma non c’è niente da fare! Berenice se ne va sconsolata, senza soldi e con la certezza di perdere.
Devo assolutamente fare qualcosa, non posso permettere a Buffo di non venire… e mentre pensa, pensa, pensa drinn le si accende una lampadina in testa: andrà da Folletto Mannaggia. Le doveva un favore perché lei lo aveva coperto durante le sue numerose bricconaggini.
– Mannaggia? Mannaggia? – si mette a chiamarlo Berenice mentre Mannagia cerca di ignorarla continuando a dipingere una piccola barca. – Oh mi rispondi? – gli grida in un orecchio.
– Berenice smettila non sono sordo. Dimmi tutto. – le sorride con ghigno malandrino – Sei venuta a dichiararmi il tuo amore? – e la fissa con un sorriso strano perché gli manca proprio il dente centrale.
– Mi serve un favore. Voglio che Buffo guarisca e che venga alla gara dei cori gospels – gli chiede coraggiosa.
– Mi spiace è impossibile. E’ nato così, non c’è scampo, ma se vuoi posso aiutarlo a stare meglio – e si dirige verso una grande serra. All’entrata troneggia un’insegna luminosa con la scritta “Qui tutto è possibile”. Dentro ci sono tanti vasi colorati e in ognuno sbuca un diverso fiore.
In uno c’è una bianchissima margherita, Mannaggia la prende con delicatezza e poi la dà a Berenice.
– Dalla al tuo amico, la deve mettere vicino al cuore, questa è Tonc tonc la margherita del battito cardiaco, finché la terrà con sé, il suo cuore prenderà il giusto ritmo: tonc tonc tonc senza fermarsi mai!
– Grazie Mannaggia sei mitico! – e gli stampa un grosso bacio sulle paffute guance e poi comincia a correre verso la casa di Buffo.
–Signora Melania, signora Melania: adesso Buffo può venire senza nessun problema! – e le spiega tutto con entusiasmo. Melania è così felice che decide di accompagnare la sua alcetta alla gara e di fotografarlo mentre si esibisce e canta come solista nel coro con “Tonc tonc” che sbuca orgogliosa dal taschino della tonaca naturalmente blu elettrico.
Buffo si sente importante e bellissimo: e soprattutto è contento di avere un’amica così speciale.
È vicina a lui sul palcoscenico, con la montatura degli occhiali ben in vista e gli tiene la mano forte forte per l’emozione!
N.B. Laura per questo racconto di Natale cerca un editore!! Contattatela a questa mail: lauraluna@libero.it
Autrice Laura Castellani
Contatto mail: lauraluna@libero.it
Laura Castellani vive e lavora a Verona. Nel 2007 è uscito un suo racconto nell’antologia Femmine edito da Delos Books. Nel 2007/2008 ha tenuto la rubrica Conosciamoli meglio per il mensile delle serie televisive Fiction Tv. Nel 2009 pubblica Il Barbiere di Siviglia edito da Paramica e, nel 2010, La Traviata sempre per il pubblico dei bambini. Nello stesso anno con l’opera La vita non è un gioco, insieme con l’illustratrice Chiara Raineri ha vinto il Premio Speciale Comitato Gemellaggio – Città di Reole al XIII Concorso Internazionale Syria Poletti: Sulle ali delle farfalle.
Vi segnalo inoltre il libro di Laura “La fattoria della libertà” che potete vedere nel sito Leone Editore
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