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IL 30 gennaio sono stata ospite di Segafredo Zanetti per un blogger day dedicato all’arte (#artandsegafredo).
Nella storica Bologna ho potuto apprezzare la visita alla mostra dedicata ai dipinti olandesi del 1600, tra cui il celebre quadro di Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla“. Sono felice di aver partecipato a questo evento, ed essere stata chiamata a far da portavoce, perché l’arte dovrebbe far parte della vita di ognuno di noi. Poter contemplare la grazia di una pennellata, il dettaglio di un disegno sono esperienze che lasciano il segno, è difficile non provarne alcuna emozione difronte a tanta bellezza.

La mostra “La ragazza con l’orecchino di perla”

Il Palazzo Fava e la mostra

“LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA –

Il mito della Golden Age da Vermeer a Rembrandt. Capolavori dal Mauritshuis, The Hague”

Palazzo Fava - Bologna

Palazzo Fava – Bologna

Il Palazzo Fava (Via Manzoni, 2 – Bologna) è stata scelto come sede per la mostra, un palazzo riccamente affrescato al piano nobile dai giovani Annibale, Agostino e Ludovico Carracci. La mostra è stata suddivisa in 6 sezioni, 6 stanze differenti dove sono state raccolte le opere suddivise per tematiche.

1. La storia del Mauritshuis

Il Mauritshuis, museo storico del dipinto di Vermeer era nel Seicento la dimora di Johan Maurits (1604-1679), conte di Nassau-Siegen, e soltanto nel 1822 divenne museo statale, ospitando anche dipinti di  Rembrandt. Attualmente il Mauritshuis è in restauro per il rinnovamento dell’edificio e un ampliamento delle sale. Per sostenere le spese derivanti da questi lavori hanno deciso di dividere in due parti la numerosa collezione d’arte, spostando temporaneamente le opere in una sede vicina e organizzando delle mostre itineranti nel mondo con la celebre opera di Veermer.

L’Italia non era prevista tra le tappe di questa mostra, ma grazie all’intervento del curatore Goldin, è stata portata anche nella città di Bologna.

2. Paesaggi

La seconda sala ospita i dipinti a tema paesaggi, numerosi sono stati i pittori che hanno raffigurato i paesaggi olandesi del 1600. Nelle tele si  possono ammirare boschi, fiumi e mari con imbarcazioni dell’epoca. Non mancano neppure i meravigliosi paesaggi invernali (come quello di Jacob van Ruisdael), tanto amati dai pittori.

Jacob van Ruisdael Paesaggio invernale 1660-1670 circa olio su tela, cm 37,3 x 32,5 dono della principessa L. de Croy, nata D’Espine, Parigi, 1931 (Inv. n. 802)

Jacob van Ruisdael
Paesaggio invernale
1660-1670 circa
olio su tela, cm 37,3 x 32,5
dono della principessa L. de Croy,
nata D’Espine, Parigi, 1931
(Inv. n. 802)

3. Ritratti

Nella terza sezione sono esposti i dipinti dei ritratti, dove vengono raffigurati tutti i ceti sociali, non solo i nobili borghesi.

La crescente ricchezza del popolo olandese ha fatto si che molti cittadini commissionassero ai pittori i loro ritratti, legati magari ad un evento importante, come ad esempio un matrimonio o la nascita di un figlio.

Rembrandt van Rijn (atelier) Ritratto di Rembrandt con goletta dopo il 1629 circa olio su tavola, cm 37,9 x 28,9 acquisito dal principe Guglielmo V nel 1768 (Inv. n. 148)

Rembrandt van Rijn (atelier)
Ritratto di Rembrandt con goletta
dopo il 1629 circa
olio su tavola, cm 37,9 x 28,9
acquisito dal principe Guglielmo
V nel 1768 (Inv. n. 148)

4. Interni con figure

In questa quarta sezione sono raccolte opere che rappresentano scene d’interni. Si tratta per lo più d’immagini che dovevano descrivere la realtà quotidiana del tempo.

Nel 1600 l’Olanda era uno dei paesi in cui l’alfabetizzazione femminile era più elevata, poter dipingere una donna che scriveva una lettera, così come ha fatto il pittore Gerard ter Borch con il dipinto Donna che scrive una lettera, era un motivo d’orgoglio nazionale.

Jan Steen Ragazza malata 1660-1662 circa olio su tavola, cm 58 x 46,5 acquisito dal principe Guglielmo V nel 1768 (Inv. n. 167)

Jan Steen
Ragazza malata
1660-1662 circa
olio su tavola, cm 58 x 46,5
acquisito dal principe Guglielmo
V nel 1768 (Inv. n. 167)

5. Nature morte

Proprio nel periodo del  1600 le nature morte in Olanda crebbero di numero, sempre più vi erano committenti dell’alta borghesia, alla ricerca di quadri raffiguranti oggetti che appartenevano alla vita quotidiana. Molti artisti scelsero di dipingere utensili da cucina, altri frutta o cibi sulle tavole.

Il Cardellino è una delle nature morte che ho preferito, così “pulita” ed essenziale, si distingueva tra tutte le altre esposte.

E’ un dipinto di Carel Fabritius, allievo di Rembrandt, è morto giovane a causa dello scoppio delle polveri provenienti dal laboratorio accanto al suo studio.

Carel Fabritius Il cardellino, 1654 olio su tavola, cm 33,5 x 22,8 acquisito nel 1896 (Inv. n. 605)

Carel Fabritius
Il cardellino, 1654
olio su tavola, cm 33,5 x 22,8
acquisito nel 1896
(Inv. n. 605)

6. La ragazza con l’orecchino di perla

L’ultima sala, una delle più grandi del Palazzo Fava, ospita il dipinto che tutti aspettavamo.

Le luci soffuse e l’esposizione lontana davano quasi l’impressione di un dipinto surreale.

Sala la ragazza con l'orecchino di perla

Poi pian piano ci siamo avvicinati per ammirare questo capolavoro e ognuno di noi ha avuto modo di contemplarne la sua bellezza.

La prima cosa che colpisce sicuramente è lo sguardo della fanciulla, uno sguardo quasi magnetico che ti attrae, ma che ti allontana allo stesso tempo.

Un quadro che Vermeer ha tenuto per sé fino alla sua morte, dipinto con grande cura nei dettagli.

La sua storia non si conosce, si pensa che questa ragazza alla fine non sia mai esistita veramente, come invece fanno pensare il film e il libro omonimo, ma questo diviene davvero un elemento secondario, difronte alla bellezza dell’opera.

la ragazza con l'orecchino di perla-b/n

Marco Goldin parlandoci de La ragazza con l’orecchino di perla ci fa notare vari punti in cui il nostro sguardo è chiamato all’attenzione.

Gli occhi sono la prima cosa che tutti possono notare, poi vi è anche il naso che sul lato destro sfuma dentro la parte alta della guancia.

La fascia che cinge la fronte della ragazza del colore del cielo, ed è stata realizzata con il blu di lapislazzuli, un colore molto amato dall’artista, ma anche estremamente costoso. Ed infine la grande perla, sicuramente non vera per via delle sue dimensioni, ma importante per il ritratto, realizzata con un unica pennellata di biacca, che le dona la luce che tutti noi possiamo apprezzare.

la ragazza con l'orecchino di perla-vermeer

Il video in cui il curatore ci parla del dipinto:

Spero che questo mio racconto vi abbia dato modo di apprezzare un po’ questa mostra, vi invito a vedere in twitter o su instagram anche gli altri interventi che ci sono stati nella giornata del blogger day.

Questo è l’hashtag usato: #artandsegafredo

Le foto di questo articolo sono state scattate dal fotografo Claudio Furin, che mi ha accompagnata in questa giornata e che ringrazio per la sua disponibilità.

La mostra

“LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA – Il mito della Golden Age da Vermeer a Rembrandt. Capolavori dal Mauritshuis, The Hague”
Bologna, Palazzo Fava, dall’8 febbraio al 25 maggio 2014.
Curatore: Marco Goldin.

Per informazioni e prenotazioni:
+39.0422.429999
www.lineadombra.it

Lo sponsor Segafredo

segafredo - artandsegafredo

Segafredo Zanetti ha voluto rendere omaggio a Bologna con questo evento legato all’arte, per ringraziare questa città che ha dato tanto all’azienda.

Noi blogger siamo lieti di aver contribuito a portare un po’ di quest’arte anche nel web.

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Jan Steen Ragazza malata

Pieter Claesz Natura morta con candela accesa 1627

Willem Claesz Heda Natura morta con bicchierone e orologio

sala ritratti

Johann Georg Ziesenis Ritratto della principessa Federica Sofia Guglielmina

 

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cardellino